Sospesi e incatenati al nastro del tempo



Com'è possibile ? Com'è successo ?
Chi ha acconsentito ? Chi ha accettato ?
E' già stato vissuto tutto, provato e riciclato. Forse è per questo che siamo di plastica.
E' già stato provato tutto ma questo lo si scopre solo quando il culo in ballo è il proprio.
Sudiamo dagli occhi ma non ci ricordiamo più da dove sgorghino le lacrime.
Sorridiamo troppo poco e amiamo ancora meno.
Ci nascondiamo in un’apatia che non abbiamo mai conosciuto. Spaventati dalla nostra ombra e dal quel bussare nella sinistra del petto.
Fottiamo, alle volte, ma anche lì..poca roba per pochi.
Beviamo e vomitiamo un po’ tutto ciò che ci circonda.
Siamo sospesi e incatenati al nastro del tempo.
Corriamo forsennati verso qualcosa che potremmo benissimo esserci già lasciati alle spalle.
Preveniamo e costruiamo. Edifichiamo e progettiamo.
L'estate finisce e con lei quella ghiacciata caraffa di mojito.
Portati via i bei ricordi che hai nella testa.
Preoccupati della tua coscienza e meno della reputazione.
Il punto non è mai stato inventare qualcosa, quanto vivere questi giorni con uno sguardo proprio.
Non si tratta di primeggiare o resistere. E' solo un valzer con qualche sorriso e un po’ di buona e cattiva musica.
Sii fuoco e non falena ma poi bruciati, così, giusto per non dimenticare il non senso di questa vita.
Generazione di scoppiati col petto gonfio di vita e l'assoluta incoscienza su che cosa cazzo questo significhi.

Fine
JL

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