La vera storia di Holy Mowgly, il mimo di mezzanotte



Sono un mimo di mezzanotte e le mie ultime parole mi tocca mimarle senza mimica a un mimosa che schimica.
Mi chiamo Holy Mowgly e come ho già detto sono un mimo, il mimo. Mimo di mezzanotte.
Che sia chiaro: il mimo di mezzanotte non compare alle undici o alle undici e cinquantanove né a mezzanotte e un minuto. Il mimo di mezzanotte esiste, per l’appunto, solo a mezzanotte, come Cenerentola ma senza la scarpetta e come le mignotte ma senza la torbida seccatura dei rapporti occasionali coi panettieri francesi.
Il mio è tutto un discorso di mimica, di mismo, di mimetica e di mimare. Faccio il m’ama non m’ama con la mia amica Luana sfogliando una mimosa in dogana.
Sono specializzato nel muro invisibile e nei barcollamenti a perdi fiato giù per le strade della città.
Sono molto amico delle forze dell’ordine e loro spesso vengono a vedere i miei spettacoli, poi mi chiedono i documenti perché vogliono sapere tutto, ma proprio tutto, di me. Le prime volte la cosa mi turbava e confesso di aver mimato qualche bestemmia. Mi ricordo una volta in particolare che iniziai ad avvertire le gambe molli e così cominciai a piroettare su di me come un stella marina. Feci dei cerchi concentrici in giro per la city. Mi fermarono diverse ore dopo in un paesino di campagna mentre roteavo di fianco a una mucca che dormiva appoggiata a un trattore. La mucca si chiamava Mamela, ogni tanto ci sentiamo ancora, col trattore invece… Comunque, in fondo sono il numero uno dei mimi e mi piazzo sul podio anche come mimosa. 
Mio padre si chiama Mimmo e mia madre Mimà.  Ho una sorella Mamà, un fratello Momo ( anch’esso un  mimo) e una cugina Manà Manà.
Sono originario della Micronesia anche se adesso vivo a Milano dove fumo peyote e me la spagliaccio con sapienza, già: un mimo che spagliaccia..idee confuse, you know.
Ho conosciuto J a San Francisco, era in compagnia di Leluche la panificatrice inafferrabile e Treccia Crawford, un ex schiavo che commercia altri schiavi.
Ci trovammo al famoso ‘Midnight world tour super mega tournament of scopa’. La mia canzone preferita è ‘Midnight run’ e il mio film preferito ‘Midnight in Paris’. Ovviamente il mio inno preferito è quello di Mameli.
Avevo un amico di colore che si chiamava Papa Midnight, un mezzo santone che esorcizzava la gente..prima di finire esorcizzato a sua volta, con le interiora contorte.
Vi ho mai raccontato di quella volta che ho fatto uno spettacolo a Rimimi ? Ovviamente uno spettacolo di mimi, bellissimo ma vagamente ermetico, nessuno proferiva verbo. Vi assicuro: un’ansia tremenda, alla fine, io dico sempre che una volta che stai con un vivo è meglio farci due chiacchiere che poi magari muori.
La mia storia posso solo mimarla e il mio nome è un sibilo silenzioso tra le parole: ‘Barcollando come un Re’.
Bevo acqua e zucchero ma prima acqua e solo dopo, alla cecità del prossimo, lo zucchero, che per inciso diventerà la polvere bianca dei nostri tempi. Le mie ginocchia fanno ‘Giacomo, Giacomo’ anche se come nome preferisco Goffredo.
Una volta ho fatto parte di un trio di mimi in Romania, eravamo io, il mio amico Rodolfo Santos de Capoeira e un drago puntuto di nome Steve. Diventammo famosi col nome d'arte: Holy, Santos e Steve.
Sono sfuggevole e ingannevole ma se riesci a trovarmi e, soprattutto, se riesci a fermare il mio lento ma inesorabile roteare, forse potrai farti mimare la storia di Holy Mowgly.

Ps: Vi ho mai raccontato di quando ho vinto le ‘World series di scopa in coppia’ ma poi hanno annullato il tutto perché non c’erano le donne nel mazzo ? Curioso il destino, sempre una donna che ti fotte…in fondo è così, anche se sei un mimo: ‘Tu lo sabe y lo mismo’.

Fine
JL

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