La mia preghiera



Signore...guarda, a me questa vita piace. Mi piace anche quell'altra e pure quella là, laggiù in fondo. Mi piace la vita. Mi piace quando mi piace. Quando ne piango. Quando la maledico. Mi piace la sua ipocrisia. La sua soggezione alla regola del contrappasso. Mi piace il suo rumoroso silenzio. Mi piace il suo essere mitica nel manifestarsi. Mi piace il suo strofinarsi alle emozioni. Mi piace il suo braccio di ferro con la morte. Mi piacciono i rimedi che mette a disposizione per fuggire da essa stessa. Mi piace l'idea del capire, lentamente, un qualcosa in più...senza capire mai, effettivamente: un cazzo. Mi piace tutto della vita e da essa tutto accetto o subisco. Ora, intendiamoci, sono il miglior scrittore della mia generazione ma resto solo un uomo e tu un Dio. Una cosa però deve essere chiara...
…Perche' la vita fosse giusta dovremmo nascere giovani, con lo spirito d'un bambino e l'esperienza d'un vecchio. Soprattutto, dovremmo avere almeno una fottuta possibilità di poter capire cos'e' la vita e cosa significa per noi. Io però ti accetto e a mio modo ti celebro. Se brancolando nel buio l'umanità' ha creato tutto questo...bhè quale miracolo migliore…
Quindi in sostanza, Signore, io accetto tutto ma o tu mi rendi eternamente giovane, o vieni a ripigliarmi prima che il bianco innevi la mia chioma. Mi manca l'equilibrio Signore...e non ho nessuna intenzione, ne tantomeno la forza, di morire dopo essere diventato un vecchio rimpianto.

Fine
JL

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