I lati orfani della medaglia





Come,
come posso sapere,
..come..
La giustezza del mio cammino.
La sensatezza insita nelle mie idee,
nel mio pensiero,
o l’integrità di una mia scelta
oltre la mera affermazione della mia volontà.
Non credo si possa dire
o per lo meno
non saprei dire da parte mia.
Ma lo sento
e..
e quando fa male,
quando fa più male.
Quando mi sento solo,
solo al punto che le fibre della mia anima paiono strapparsi.
Quando il mio cuore sdrucito,
si scuce anche in quell’ultimo centimetro.
Quando il confine si spezza,
lasciando nient’altro che aria bruciata sotto i miei piedi mortificati.
Quando mio fratello è figlio unico
e i miei nemici banchettano con i miei amici e i miei dei.
Allora so che è giusto il verso in cui mi trascino esanime,
fino alla morte.
Mai domo o piegato,
fino alla morte.
Perchè la giustizia non è buona,
non è facile,
non si attua per ricompensa,
non porta indietro carezze,
nè ringraziamenti.
Niente di tutto ciò che cerchiamo in vita.
La giustizia obbliga a schierarsi dalla parte della solitudine.
In fondo..
..la giustizia è solo giusta
ma questo,
con le debite proporzioni del cuore dell’umanità,
fa tutta la differenza del vivere.


Fine
JL

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