Gengive sanguinanti




Gengive sanguinanti
e jazz
e parole a caso
a nastro
a cazzo
luccicoso
emorragico di quel tanto di sborra
che viva e faccia vivere
una coscienza nuova
nuova
non pulita ma onesta
un Urlo
digrignando denti
e mani
e vene del collo
sassofono e tromba
nella lontananza d'un tramonto sanguinante
che si scioglie
nello scarico di una doccia
mentre un barbone accoltellato
interroga
il cadavere di un uccello azzurro
su quando
quando
quando fottuta natura madre/Signore
abbiamo perso
e ci siamo persi
e quando ci siamo svegliati
e siamo stati svegliati
qua
in mezzo
la musica si fa grave
forma e stile sono stati presi in mezzo
la prima pagina è servita
la verità è affare che scotta
pigiata sotto il tappeto
La musica si è fatta greve
le gengive sanguinano.
l’assassino è mio vicino
e sorride il giorno di festa.


Fine
JL






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