C’era una volta




Una serie di istantanee
foto che spezzano, immortalano e sezionano il momento.
Il rumore in lontananza
sempre più presente, vicino e sordo.
Già s’intravede l’eco dell’inferno.
Gli occhi stralunati
fissano un orizzonte, ormai da tempo, orfano di gloria
le pupille ballano terrorizzate senza però riuscire a sfuggire ai confini della propria natura
L’impatto dell’impossibile divenuto realtà
lo sgomento
l’ansia
lo spirito di sopravvivenza
l’attesa
il collasso pesante, senza freni, dell’incubo sulla realtà
il ritorno primordiale alle lacrime acerbe di bambino
La polvere copre fantasmi impazziti e quanti di quelli già ingoiati dall’oblio
Il dazio dell’uomo all’umanità
la ragione di stato in una stupida guerra intelligente
tremila candele su una torta mai soffiata
un’emorragia che non accenna a fermarsi
un cuore sincopato che rincasa senza mai tornare.
Il Vietnam nelle strade dell’oggi e dell’io.
E un bambino impolverato sull’uscio col proprio disatteso desiderio
un padre e quel sogno promesso e mai mantenuto.

Fine
JL

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