Violini e pianoforte





Che poi non ci siamo mica inventati nulla.
Il percorso è uno e parte con due gambe che si aprono per chiudersi con due palpebre pesanti che crollano l'una sull'altra.
La vita si spiega in costi e ogni suo aspetto pretende il proprio corrispettivo.
Non c'è una regola in questo, solo una serie di scelte.
Viviamo in una storia che potrebbe benissimo non essere la nostra.
Il nostro tempo non ci assicura manco il ruolo di protagonista in questo vivido b-movie.
Sorvegliati da un Dio con crisi d'identità.
Il lusso che ci resta è il silenzio. Il premio il buon gusto.
Nel mezzo sarebbe consigliabile il calore di qualsiasi cosa porti un respiro di sollievo prima di rimmergersi in questo blu profondo che mozza il fiato. A volte sorrisi, molto piú spesso lacrime. Costantemente tramonti che sanguinano passione dal cuore.

E, per Dio, che nella fine siano violini e pianoforte.

Fine
JL

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