Il dentice è superiore



Natale.
Le puttane in strada fanno cik ciak.
Gli ubriaconi ridono strozzati.
I dentici sono superiori ma festeggiano in pentola.
Il signor Tribeccar osserva l'agnello piangere tutte le sue lacrime mentre rosola a fuoco lento. Il signor Tribeccar non si vede più il cazzo ormai da anni e a stento, qualche volta, le dita dei piedi, ma non tutte.
Oliver Twist fotte la gruccia al piccolo Timmy che, tanto per cambiare, tra un fantasma e l'altro, se la prende nel culo.
Natale.
Le lucette rotte delle vetrine indicano la strada ai passanti come le calze rotte delle puttane agli avventori.
Gli ubriaconi litigano tra loro, minacciandosi con cocci rotti di bottiglie, per il sacchetto più bello; anche un vizio merita di essere tenuto al riparo per quanto possibile.
I dentici continuano ad essere superiori e spolpati.
Il signor Tribeccar s'ingozza di un'altra coscia d'agnello e ad ogni boccone borbotta compiaciuto "Sono ricco. Sono ricco".
Oliver Twist supplica un altro piatto di minestra, ringraziando il cielo d'essere nato bello e paraculo per quel tanto che basta. Il piccolo Timmy concima i campi già da metà del dì.
Natale.
Un bambino nasce in una stalla. Il culo al freddo ma tanto incenso. Niente cibo ma asini e buoi in abbondanza. Una coperta leggera ma oro e mirra a strafottere.
Natale. Nessuno continua a capirci un cazzo. Niente di nuovo.
Natale. La croce della farmacia illumina la dirimpettaia sanguinante dell'ospedale.
Natale. Sale profondo, bombato e spettrale il verso gutturale dell'animale urbano.
E. E. E.
Natal E E E.


Fine
JL

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