Dell'uomo non si butta via niente



Tutti vogliono un pezzetto. Un pezzetto di te.
E' un macellaio globale. E tu sei il maiale.
Una parte la reclama chi t'ha fatto. Il solito discorso del creatore.
Rissa di strada tra le varie divinità del quartiere e, quando arrivi quaggiù, tra i vari genitori, scopritori, mecenati e padri putativi.
Poi è il turno dei parenti. Chi t’insegna, chi ti plasma, chi ti lacca e chi t’incula, nessuna novità.
Fratelli e sorelle restano dietro le antiche colonne bianche armati di coltelli e di sguardo sbigottito quel tanto che basta a giustificare una pugnalata.
Dopo la religione, la famiglia e il parentame vengono le donne. Si pensava che per questo si dovesse ringraziare il cuore ma la verità è che le rose vanno spedite al civico sottostante.
Le donne vogliono sempre qualcosa da te, sia essa il tuo acume, la tua posizione sociale o l’argano che per qualche motivo il destino ha montato in mezzo alle tue gambe. Le donne sono spiriti mutevoli e così i loro desideri e di conseguenza tu. Vogliono un buon partito, un buon marito e molto spesso un fantastico martire. Le donne non vogliono mai solo il sesso ma vogliono spesso il cazzo per fotterti. Un vecchio saggio disse che a pagar le donne le si paga una volta sola. Io credo che a questo giro valga la pena di farsi pagare noi direttamente.
Santoni, famiglia e donne sono sistemati.
E’ il turno del lavoro. Ti prende, ti smonta, cambia parti del tuo corpo e della tua testa. Cambia il tuo nome, il tuo modo di fare e occupare lo spazio. Alla fine c’è un paracadute d’oro, magari, ma la verità è che il tuo culo sta comunque precipitando e tu hai perso il meglio della tua vita chiuso tra quattro mura con il culo di un coglione sopra la testa.
Appena prima dell’oblio vengono gli amici e quelli, si sa, portano con sé un sacco di conoscenze e belle facce. Occasioni, opportunità e tre scimmiette cieche, mute e sorde. Gli amici vogliono il meglio da te e vogliono che tu sia disposto a perdonarli del loro peggio anche se il tuo, di peggio, sarà argomento delle loro discussioni con altri, i terzi.
Appena prima dell’oblio c’è solo la penombra dell’inevitabile che nella vita è rappresentato dal caso, sette miliardi di persone, infinite combinazioni e possibilità.
Subito dopo l’oblio è silenzio, pace, nulla...ma anche questa è una credenza, il nulla per quanto ne sappiamo non esiste e così forse, ci sarà ancora qualche tuo altro pezzo da smangiucchiare in un cosmico spuntino di mezzanotte.
Però non è tutto male, merda e disgrazie altrui, c’è anche il bene...solo che quel pezzetto lo mangiano di rado, spesso per ultimo e senza digerirlo. Questione di abitudini.


Fine
JL

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