Semafori ciechi rigati



Ci sono quei momenti,
quelli.
Quelli nei quali, anche volendo, non sai nemmeno chi cazzo pregare.
E per Dio, se non sappiamo più neanche a quale Santo votarci,
quale santa cartuccia esplodere verso il cielo per il nostro personale mayday
come possiamo andare avanti.
Quei giorni,
quelli che solitamente nascono infidi e bastardi.
Un’aurora mite e temperata,
col sole che viene su placido e sorridente.
Una battuta ascoltata alla radio,
un caffè insolitamente buono e gustoso.
Piccole cose, piccoli gesti.
Routine e quotidianità.
Poi arriva una telefonata, insolita, anch'essa
e spacca tutto
e spacca tutti.
E il teatrino però continua ad andare avanti.
Il semaforo passa da rosso a verde nonostante le lacrime.
Le inezie, gli istanti, i nonnulla, quaggiù tolgono la vita,
spezzano i fili.
E tant'è...
Sono quei momenti, in quei giorni, che non riconosci,
mai.


Fine
JL

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