Hallelujah



In un anno cambia tutto. Cambia il mondo. Cambiamo noi.
Il mondo cambia secondo i nostri cambiamenti.
Che alla fine si parla sempre di rughe, sangue e sorrisi.
Lacrime che in un verso sorridono o si piangono, piangendosi.
I baci dati, quelli persi e quelli che ci ripromettiamo di rubare.
I successi e gli insuccessi.
Quel giorno non designato quando un evento inaspettato ci ha ricordato dell’imponderabile.
L’indifferenza della superficialità. La conoscenza. Il formalismo. E i puntini, uno dietro all’altro…
Quella persona che abbiamo perso e quella che abbiamo scacciato.
Chi ci ha lasciato per non tornare. Sotto centimetri di terra ma in realtà ben più lontano.
Ci sono delusioni e abbandoni. Ma ci sono anche aurore che posano gocce leggere di un candore ritrovato.
C'è spazio per il torbido e quel misto di colori che dipingono il necessario e il resto.
E' passato un anno di fantasmi con volti persi che si inseguono in un tunnel sempre più scuro.
E poi c'è quel sole. Quel soffio di vento, un alito tra i capelli.
C'è quella donna che ci gonfierà il petto rintanandosi in un abbraccio.
Ci saranno why e because. Interrogativi, recriminazioni e scelte sbagliate. Errori.
Ci sarà tutto e di tutto un pò.
Ci sarà un anno con una ruga in più e in questa un mondo trascorso.
L'augurio è che alla fine la piega strizzi l'occhio all'immensità che ci sovrasta anche se questa dovesse schiacciarci.

Fine
JL

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