Affetto l'affetto


Lì in su la soglia, con la mia bottiglia cartonata, attendevo e sgargarozzavo.
La vecchia del quartiere.
Il prescelto dà cricca di muratori pè 'l pranzo.
La chioccia di famiglia.
Il viveur sfanculato da mujera.
Sgargarozzavo.
Attendevo.
Di tanto in tanto davo na ruvida grattata agli zebedei.
Sempre, sti stronzi, hanno a da prurì nelle situazioni meno opportune.
Me grattavo.
Sgargarozzavo.
Continuavo ad attendere.
Mi stranì ad un tal momento.
Lo scontro.
Affetto: intenso nel tagliare qualche parte di cosa.
Affetto che provo per una persona. Un cane. Il whisky.
Al burattinaio già da mò lo sgamai. Che il senso dell'umorismo di certo non li mancava.
Una stessa parola per tagliar via. Spaccare. Dilaniare. Recidere. Separar vita natural durante.
Lo stesso vocaolo pè riempì de stronzate la capa d'erranti minchioni. Amano, Volano sull' ali estemporane del sentimento momentaneo.
La mia vita tra un affettare ed un affetto. Io che come il discolo a scuola, rimaneo confinato al buio a crogiolarmi del dolor dà privazione.
Venia a mancar un affetto.
Quattro etti, che faccio lascio o affetto ?
Io sono affetto da ...
Il tuo affetto è importante per me.
La voce graziosa da salumiera m'ebbe a interrompè nel bel mezzo del vagar.
"Ash quanto salame t'affetto ?"
"Viè. Viè meco Salumiera, nel retrobottega, che c'ho a stantuffatte il salame co' affetto."


Fine
JL

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