Devastarsi



C’è solo una via ed è devastarsi.
Incidere la propria carne. Sperperarla. Tumefarla.
Farsi azzannare da randagi e malattie veneree e dolorose.
Andare a fare la doccia in galera.
Rinchiudersi in una biblioteca.
Fare un viaggio di preghiere nel fumo dell’incenso.
Accecarsi tra i corridoi di un ospedale.
Postriboli, bische e tutto ciò che di nobile c’è senza pretendere di esserlo.
Perdere il senso, la bussola, la ragione, soprattutto.
Perdere tutto sapendo che questo non porterà a niente.
Nessuna nobiltà o arricchimento.
Abbracciare risa e solitudine. Sposare il tentativo.
Leccare per terra.
Aprire gli ombrelli sotto le scale mentre passa uno stormo di gatti neri.
Farsi sparare.
Iniettarsi immagini, orgasmi e suoni di colori fusi.
Fare tutto e farlo subito. Non c’è nobiltà nella placida arrendevolezza portata dalla vecchiaia.
C’è solo una via.
Imboccola conscio ma senza spegnere mai il pensiero.
Segnati tutto, scrivi e lascia qualche scarabocchio.
E’ l’unico libro che valga la pena di scrivere e leggere.
C’è solo una via ed è devastarsi.
Punto.


Fine
JL

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