MilAno: La strada per andare a fare in culo




Fa male. Anche questa volta.
…Meno male.
Pensavo peggio. E..Invece.
Ho tentato ma non chiedermi il perché.
Ho tentato veramente, per quanto possa essere vero un uomo. O io. O chiunque altro.
Ho tentato di allargare la bracciata e aggirare lo scoglio.
Bere più acqua ma alla fine sovrastare la marea e farcela.
Ho tentato. Non ci sono riuscito ma ci sono andato discretamente vicino. Purtroppo.
E’ arrivata un’onda e io non so nuotare.
Non sono annegato. O sono già andato.
Non ho mai avuto ottanta frecce al mio arco.
A dire il vero non ho mai avuto neanche un fottuto arco.
Me ne bastano una trentina, di frecce. Rinuncio ai bersagli, vostri.
Non passo alla storia perché non c’è nessuna storia da raccontare.
Se ci fosse l’avrei già scritta.
Quella donna. Sì, quella
Quella a cui stai dando del tu. O forse è il tuo amico.
Quella donna è passata su di me. Io su di lei.
Entrambi siamo passati sopra. Oltre.
Insomma…
Quella donna a cui dai del tu, ma forse è il tuo amico, mi chiamava per nome.
Riempimi il bicchiere. Scrocco una sigaretta.
Nessun giudizio del cazzo ma neanche il contrario.
Si scrive MilAno.
Andiamo a fare in culo. Sono solo in vantaggio.
Nebbiosa città di angeli decaduti.

Fine
JL

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