Non posso fare pace col mondo



Non posso fare pace col mondo. Non posso lasciare che il mondo faccia pace con me.
Non posso alzare le spalle. Nessuna pacifica resa. Mai
Non posso girare la testa dall’altra parte aspettando. Il vento non scompiglierà i miei capelli, questa volta.
Non posso aspettare che ci pensi il mare.
Non posso essere pacifico. Con gli altri. Col mondo. Con me stesso.
Non posso accettare i sotterfugi. Il compromesso morale che stagna nel puzzo dell’omertà.
Non posso ammettere che in fondo, la vita, venga così come me.
Non posso sopportare che il bicchiere, irrimediabilmente, si svuoti. Che il sole tramonti. Che le rughe intacchino ed ingialliscano tutto o quasi.
Non posso lasciare che la vecchiaia mi costringa a cagare in poltrona, sotto lo sguardo dei più.
Non posso permettere che le cose siano come siano. Soprattutto se queste cose, semplicemente, capitano.
Non posso lasciare che un battito di cuore diventi: solo un battito. Che l’amore sia un contorno. Che la donna sia una costola.
Non posso lasciare che la penna brancoli tra il banale e la retorica.
Non posso fare pace con gli uomini.
Non poso fare pace con me stesso.
Non posso fare pace col mondo. Così, un po’ lo amo ed un po’ lo combatto. Un po’ ne scrivo ed un po’ ne impreco. 
Alla fine mi ritrovo, irrimediabilmente, a bruciarlo, odiando me stesso per essermi fatto intrappolare nella carne di un uomo che compatisco.

Fine
JL

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