L'orgasmo della crisi d'astinenza


Due categorie: accusatori ed accusati. 
Molteplici imputazioni allacciate sopra il nastro del tempo.
Religione. Soldi. Politica. Gare a chi avesse il cazzo più lungo.
Oggi si addita. 

Drogati, tossici, ubriaconi, spostati e diversi. Non ne siamo migliori.
Tutti, rantolanti, vaghiamo in cerca di sentimenti, emozioni. Più forti sono e meglio è. Devono spaccare, tutto quanto, tutti noi. 

Il problema: l'abitudine. A tutto.
E così via...sempre a cercare nuovi stimoli. Sensazioni. Lucidi stordimenti. Nuove persone.
Siamo diventati la, nostra stessa, droga sintetica. 

Gente che si inietta gente. 
Impazziti come atomi che si scontrano e ripartono più deboli, leggeri e fragili.
Siamo l'orgasmo della crisi d'astinenza. 

Dipingiamo apatia in tutto ciò che compiamo. 
In tutto quello che ci riflette. 
In quello che circonda e ci forma. 
Nel nostro sperma niente più girini del cazzo, solo semi di follia e paura. 
La solitudine al centro del mondo.
Il circolo, viziosamente, concentrico dello spaccio ad uso personale. 

Sempre più vicini eppure mai così distanti.
Si cerca calore. Un senso...ma va bene anche una bugia, basta che regga fino alla prossima dose.

Fine
JL

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