Vicolo cieco


Corrono.
Le lancette. Gli uomini. I goldoni giù per lo sciacquone.
Ognuno lanciato alla ricerca del proprio. Della via. Del suo.
E quando poi ci si accorge di posseder sensi unici. Rotonde. Spartitraffico.
Correndo e cercando. Ansimando e smaniando.
Accorgendosi di possedere il nulla.
I momenti più intensi. Quelli più incredibili: capitano.
Di quel che ho cercato ho sempre perso. Sconfitto senza l’onore delle armi.
Che di onore poi che c’è nel mondo…se non seguire la propria via.
La via. La strada. Il senso. Il prestigio in fondo alla magia, al trucco.
Assicurarsi che lo sia il più possibile. Mia. Tua. Loro.
Un vicolo cieco che mi è costato una vita tra goldoni giù per lo sciacquone e vomito e fondi di bottiglia.
Una nuvola di fumo strozzato nella stanza
Resta un bacio. Il vicolo più chiuso di tutti.

Fine
JL

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