I pesci sputano

Se esistesse un elenco delle caratteristiche essenziali che una PERSONA deve avere per essere qualificata come tale...Bhè, io metterei:

1) Umanità
2) coerenza
3) lealtà
4) capacità decisionale nella sfera privata e pubblica
5) capacità di guardare al futuro

Purtroppo oggi le qualità 1 e 5 sono le più difficili da riscontrare nel prossimo.
Capita spesso di parlare di cose che non si conoscono e quindi a sproposito. Capita di rimangiarsi idee che si urlavano con fermezza e convinzione fino a un secondo prima. Capita di girare pagina ma se la pagina è di un passato ancora più remoto, qualche domanda dovresti fartela.
Capita di dire: " Per me è finito tutto" però poi porti astio, ti comporti in maniera stupida, usi arroganza e maleducazione fuori luogo...Questo non significa: E' finito tutto, no no, questo significa urlare l'incapacità di andare avanti e guardare con occhi distaccati ciò che è stato. Capita di giustificare con l'amore le proprie mancanze. Capita di rinnegare tutto ciò che si diceva renderci migliori fino ad un alito prima. Capita di essere figure tutto d'un pezzo ma solo quando le occasioni ci permettono di esserlo. Capita di usare l'amicizia per ferire altri, capita eccome se capita. Purtroppo capita quando non sappiamo come ferire chi vorremo colpire e non siamo abbastanza intelligenti per ragionare, così riusciamo solo a concentrarci sul dolore e la rabbia e ci lasciamo andare a queste situazioni. In pratica ci comportiamo da animali (e neanche di quelli intelligenti). Capita di fare i grandiosi ma di farlo al telefono e al sicuro dagli occhi dell'interlocutore. Capita di chiedere delucidazioni ad altri su terzi chiedendo il Top secret e negando di averlo fatto e comunque trovando sempre una giustificazione a un comportamento che ci rende "piccoli così".
Ci sarebbero tanti altri:"E capita"....Ma la sostanza è che per quanti :"E capita..." ci possano essere possiamo trovare sempre la forza di dire :"E capita anche di avere una dignità".
E allora forse è meglio chiudere gli occhi:  giovani, col calore dei ricordi che resta attaccato alla lapide ma con: le palle, la faccia e la parola ancora rispettabili. Piuttosto che alzarsi la mattina, dirsi un sacco di cazzate e dirle a: cari, amici (avendoli) a chi si frequenta...guardandosi allo specchio e provando schifo e smarrimento alla domanda :"Chi si è?"...Anche perché uno può scappare a lungo, ma ci sono alcune certezze:

1) lo specchio riflette sempre chi si specchia
2) Non esiste un posto abbastanza lontano dai nostri scheletri


Ps: questo è un saggio breve, scritto da un degenerato, che prende spunto da realtà grottesche per descrivere tipicità di umane aberrazioni. Chi scrive ha sicuramente l'animo corrotto, la faccia da galera, pecca almeno 100 volte al giorni (70 sono atti impuri), impreca, beve, ama il gioco d'azzardo e la compagnia femminile, soprattutto se sorride e non si aspetta che dopo l'istante ci sia un Noi.
Però ha cercato di fare una disamina onesta e razionale di quanti parlano di amore quando invece intendo: comodità, infantilità, possesso, abitudine, stupidità, irragionevolezza: (e poi tante altre sottocategorie, che però sostanzialmente possono essere conglobate nella stupidità)


-Solo gli stupidi hanno bisogno di tempo per soffocare le emozioni-

JL

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