La donna... Che poi alla fine lo sai...


                                                              
La donna
       

Una donna, la donna è la migliore…la più bella…la più…
La donna è il migliore degli esseri. Forte, sensibile, delicata ed intelligente. La donna è la migliore tra gli animali. Senso di protezione, senso di sacrificio, capacità di adattamento, capacità di provvedere al proprio nucleo familiare e al proprio nido.
La donna è la migliore amante del sesso e della passione, della sensazione e della confusione.
La donna è la miglior indossatrice dell’eleganza.
La donna è una goccia di profumo su seni dipinti.
La donna è l’oggetto più ambito.
La donna è un bene che non si svaluta mai.
La donna è la lavoratrice meno tutelata e dalla quale si pretende maggiormente.
La donna è la miglior confidente. La donna è una brioche a letto tra lenzuola ordinatamente alla rinfusa.
La donna è schema mentis.  La donna è schema cuoris. La donna è spesso succube delle proprie emozioni, ma anche in questo lo è più di tutti.
La donna…
Fortunatamente essere migliore significa celarsi per la rassicurazione altrui e dimostrare sottovoce ma in concreto.
La donna è la più: fatti e non parole. La donna è la più: parole che seguono fatti, o alle quali seguiranno fatti, o ancora, indissolubilmente legati ai fatti.
La donna è la più temibile avversaria della pigrizia maschile.
La donna è la più ostica avversaria durante un litigio.
La donna è una rosa che arde di emozione. Non appassisce se la recidi, appassisce quando non sente più. Fortunatamente, non appassisce mai come un uomo.
La donna è migliore. E’ la più tenace e presente inseguitrice della perfezione umana.
La donna è la miglior burattinaia. Questo la donna lo sa…per questo s’inchina sorridente dietro al sipario e sussurra:” Prestigio”…Lei lo sa.

La donna

Fine
JL



Che poi alla fine…


Che poi alla fine lo sai: gesti fatti o non fatti, baci dati o meno. Abbracci spezzati o inspezzabili, abbracci mancati.
Parole rubate dal vento o sussurrate, urlate o semplicemente non dette. Anche se, lo sai: è più facile parlare, per quanto alla fine, i fatti restano fatti e le parole restano al vento.
Che poi alla fine lo sai: sguardi che si rincorrono veloci. Sguardi che si dissolvono all’improvviso. Sguardi che non assaporano mai, veramente, la luce.
Che poi alla fine lo sai: buono o cattivo, giusto o sbagliato, bello o brutto. Conta poco, pochissimo...
Che poi alla fine lo sai: riconoscere un odore, invaghirsi di un profumo di tempi passati. 
Che poi alla fine: sorridere di tutto ed esseri seri sempre.
Che poi alla fine lo sai: uno sguardo.
Che poi alla fine lo sai: è tutto un gioco, una pallina che viaggia senza neanche poter puntare sul rosso o sul nero.
Alla fine lo sai: si parte sempre da noi stessi, si cerca di vedere ciò che in fondo, nell’anima, sappiamo attrarci. Poco importa essere come formiche nomadi con le antenne bruciate. Poco contano i se, i forse e le altre parole gay.
Ma alla fine tu lo sai o non lo sai, cambia poco, è un fatto e questo tu lo sai dall'inizio alla fine.


Fine
JL

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