Natale 2014
Buon Natale a mio papà. Sono ancora il tuo campione e tu il
mio eroe. E ci ritroveremo un giorno ma non ancora.
Buon Natale a mia mamma. Sei stata la prima donna a
insegnarmi che con voi è sempre, costantemente, amore e odio. Sei l’unica con
cui abbia voglia di viverlo in eterno.
Buon Natale alle mie sorelle. La parte migliore di me. E
basta.
Buon Natale alle donne che ho fatto soffrire. Sapevate con
chi vi stavate mettendo.
Buon Natale alle donne che mi hanno fatto soffrire. Sapevo
io con chi mi stavo mettendo o forse no ma va bene lo stesso.
Buon Natale ai fratelli, agli amici e agli occasionali
compagni di bevute. Il prossimo è alla vostra, se offrite voi.
Buon Natale a tutte le persone perse. Siete l’esaltazione
del mio modo di intendere la vita. Stagioni e pagine di libri. L’utilità del
destino.
Buon Natale a tutte le persone allontanate. Incrociarvi mi
ha indicato il cammino. L’utilità dell’inutile.
Buon Natale a coloro che mi hanno allontanato. Per lo stesso
motivo, suppongo. E per la stessa giustificazione, immagino.
Buon Natale ai miei demoni. Sempre ben comodi nel taschino. Continuate
a punzecchiare con stile la mia anima e i miei fogli.
Buon Natale ai perdenti, agli sconfitti, agli sfigati. Voi
avete l’unica cosa che valga la pena di avere a questo mondo: la motivazione di
cambiare uno status quo. Se non siamo ancora andati a farci fottere del tutto è
merito vostro.
Auguri a quelli che tirano su col naso senza avere il
raffreddore. Agli amici di tutti. Ai finti rivoluzionari, agli sciacalli, agli
arricchiti. Alle banconote da tre euro. Anche in voi c’è una parte di ognuno di
noi.
Buon Natale a tutto il resto...perchè è sempre utile una
scusa generica per congedarsi prima di tirare la cordicella del sipario.
Fine
JL
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