Lo sai come iniziano le storie
Lo sai come iniziano le storie…ci sono una birra, due
chiacchiere e un sole.
La birra finisce e ingentilisce il tuo sguardo che svagato
incrocia il suo. Iniziate a parlare e in effetti parlate e parlate ancora. Il
tempo passa senza passare mai. Senza fatica o peso. E’ una rarità, credimi. Sembra
che davvero, per una volta, tutto quello che deve incastrarsi si incastri senza
affanno.
E' bella, dannatamente bella. Bella e selvaggia. Fa
ragionamenti conosciuti da una vita eppure li reinventa suonando sempre nuova,
come quando bevi da una cascata.
E' bella come una goccia di rugiada che indugia nel decidere
se continuare a impreziosire una rosa o tuffarsi per vedere come sia quaggiù.
Il tempo corre e lei ti sale in braccio. Un gioiello che
cerca rifugio, una rarità, un brivido che non ritorna. Senti le sue
palpitazioni e le sue gambe incorniciano le tue. L'odore penetrante del suo
profumo ti rende servo fedele dell'unica schiavitù che valga la pena di assaporare. Gli
sguardi si fanno liquidi, si specchiano e si increspano l'uno nell'altro.
Un sospiro che si chiama bacio. Una lingua che scivola da
una bocca all’altra sussurrando promesse da Santo marinaio. La sua mano che
affonda tra i tuoi capelli e la tua guancia che affonda nella sua sconfinata e
indefinibile dolcezza.
Questa sì che era buona, è stata davvero bella. Ma alla fine
arriva sempre un cameriere a chiedere il conto. A volte quel cameriere ha il
viso d'un giorno uguale a quello che ti sei appena lasciato alle spalle o a quello
che sta per darti il buongiorno a calci sulle gengive. E quando il tutto
finisce ti chiedi come diavolo hai potuto darlo per scontato. Come hai potuto
essere così miope o stupido o miseramente umano. Sobrio dall’ubriacante
sensazione di un amore viscerale e spinto nei più tetri meandri di un’accecante
passione.
Ma non c'è più tempo e il cameriere batte cassa,
picchiettando sul tavolo. Frastornato ti guardi intorno, le immagini rimbalzano
come stoppose erbacce rotolanti sulla pianura americana più arida.
E' finita la birra e lei non ti riconosce.
Non resta che chiedersi chi fosse unica: se Lei o il
mellifluo nettare della birra e…son dilemmi...nel dubbio: 'Garçon..'
Fine
JL
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