Le sconosciute di una vita
Siete belle, bellissime. Profumate di essenze che devono avere,
per forza, una matrice Santa.
Il vostro increspare quelle labbra così dannatamente
affusolate. E quando fate ridere gli occhi o soffocate un singulto.
Il vostro seno e quella schiena liscia e levigata. Le
fossette appena sopra le natiche e quella curva che mimate col corpo di taglio.
Il vostro modo di aprirvi, di confidarvi, di cercare
protezione. Come ci pugnalate e ci abbandonate. Come mettete al mondo i vostri figli
per poi chiamarli nostri.
Quella domenica al parco e quelle lacrime versate per
un’emozione che non ritorna, per il ricordo di qualcuno e per l’orgasmo di chi
non c’è più.
I vostri segreti. Le vostre bugie arricciate. Il rapporto
con vostro padre
Come scatenate la nostra pazzia, la rabbia e la più cruda e
animalesca delle gelosie.
Vi dedicherei la vita ma la notte dura comunque dodici ore e
anche i cubetti nel bicchiere si sciolgono.
Non è mai un buon segno.
Fine
JL
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