• Sembri proprio uno scrittore •

Sembri proprio uno scrittore
amico,
rughe intagliate
comparse tutte assieme.
Aria emaciata
dei vicoli sanguigni strozzati
da mille tromboni di musica grave.
Capelli arruffati
anarchici
inconcludenti artisti di una sopravvivenza
autogestita.
Barba incolta
a macchie attive alterne
come regioni dimenticate
di una mente intermittente
di un’anima recipiente.
Le smagliature a secco
tatuaggi auto inferti
nella pancia di cibo spazzatura
a tappare,
a tarpare.
Sigarette in infila l’una all’altra
perso il gusto
perso il senso
la strada è maestra
dietro una lavagna cancellata.
Appiccicato
Non assorbi e non filtri
vivi non vivo.
Inclini di lato
un volto abbozzato
su una fiamma da due secondi.
È sempre troppo tardi o troppo presto
copie di copie per copie
insegui inseguito
promesse ripromesse
il giardino di chi riposa in pace.
Stai sul filo del rasoio
in attesa di nessuna attesa
figlio di una ricerca continua ed ignota.
Sembri proprio uno scrittore
,amico,
pessima razza d’uomo
quando punti l’est

ed esce doppio zero.

Jacopo Landi


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