Limousine per la morte





Mi ero ripromesso di non scrivere fino alla mezzanotte di questa notte. Non so perchè abbia preso questa decisione, davvero. Forse una sbornia, forse un pompino, forse l'amore, quello che resta confinato nell’anticamera dell’innamoramento.
A volte la vita ti offre quattro bagni e mezzo eppure scegli di pisciare in una bottiglia. Ci siamo capiti ?
L'amore che brucia, muore bruciando, lo diceva anche quell'inglese di origini incerte. Eppure alcuni di noi, tre o cinque, non vivrebbero che per altro. Tolto me restiamo in quattro, si capisce.
Noi siamo quelli che non dimenticano, dimenticando. Le persone muoiono per vivere nelle nostre storie, nei nostri ricordi raccontati.
Noi bruciamo, amiamo con passione. Non perdiamo un movimento della lingua. Un battito del cuore. Un orgasmo dell'anima.
I nostri vizi, le nostre mancanze, sono ciò che vi permette di incontrarci. A questo mondo puoi incontrare solo sfigati, abbiate almeno il buon gusto di incontrane di autentici.
Il sesso è bello, il sesso è buono. Il sesso è paradiso per quello che mi riguarda. Vita oltre la morte che fa concorrenza a San Pietro e la sua cupola. Mai nulla è come appare.
Se oggi tornassi indietro a quando avevo sette o otto anni ci sarebbero almeno tre cose che non rifarei:
1) avere come prima fidanzata la mia maestra
2) direi alle persone a cui volevo bene "ti voglio bene"
3) ..ma che cazzo ne so..
Siamo sette miliardi di anime e la metà ha un sesso diverso dal nostro. La più bella sensazione del mondo, viene quasi sempre seguita dalla peggiore. E questo ti spiega il costo della vita.
Il destino è la storia scritta dalle nostre scelte mentre noi siamo nella stanza a fianco con quello che abbiamo scartato.
Rimpiangeremo sempre quell'ultimo secondo in cui l'amore sembrava possibile. Ma se non l'avessimo scartato non lo avremmo mai avuto realmente a nostra disposizione. L'amore costa sempre qualcosa, molto spesso una vita, quasi sempre la propria anima.
Nella vita c'è chi vince, c'è chi perde e c’è chi impara. Poi c'è una quarta categoria composta da chi perde non giocando. Questi perdono per paura e così perdono due volte, rimanendo con l’eterno dubbio di come sarebbe potuta andare se avessero tentato. Anche sapere che sarebbe andata male non li salverà e non c'è fine peggiore di quella che spetta ai codardi della vita.
Ho visto il meglio e il peggio della mia generazione e ora possa serenamente dire che i migliori sono i sognatori e gli incostanti, quelli che tentano fino alla fine, quelli che s’infiammano e parlano la lingua dei gesti. Senza arrendersi, senza fatica, senza limite. Così dovrebbero essere anche l'amore e la vita, per questo sono a disposizione di tutti e per questo non si ama mai realmente e ci si limita a vivacchiare.

Fine
JL

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