Fuori come un culo



Bionda. Credo...
Deserto fumante.
Vapori sconquassano la terra.
Fulmini di fuoco spaccano un cielo in crisi.
Bionda. Credo...
Sudori a scivolare la schiena.
Poppe sonanti, strizzate, in camice fatte su alla buona.
Rattoppati centimetri a coprir labbra de’ fica. S’immaginava l’immaginazione.
Calzettoni di spugnaccia da due soldi.
Scarponi da montagna unti e bisunti di quel grasso da moto che eiaculi, quando sgasi.
Sinuosa e voluttuosa, ancheggia.
Labbra allappate, incollate, solcate da lingua tagliente. All'angolo: scintilla di finissima saliva perlata.
Dista mezzo miglio ma lo so: odora d’amore, sesso e scopate.
Torbidi mulinelli nei quali si fotte per desiderio e si desidera di fottere. Che colori, odori e corpi non sono altro che cornici variabili.
Ancheggia.  
Dietro: l'orizzonte.
Capelli da Esmeralda sfuggono ad improvvisate pettinature, fraternizzando il vento.
Sballonzolano quei seni abbondanti di Dio. Perfetta opinabilità.
Cola la tintura de’ labbra. Non mangia, non quella bocca ma beve, trinca ad arrossir la sazietà.
Scivola, la mano, giù sul culo. Sodo, rigonfio a mandar a farsi fottere la gravità e le leggi sue, tutte.
Pensieri si mescolano e non ne esce più nulla di buono.
Troglodita da deserto con la confusione di testa e la minchia in tiro.
Mi si fa innanzi.
Occhi negli occhi e mano sul petto.
Prendo ed appoggio sul cazzo.
Manata randagia. Le strappo i vestiti.
Buttata a terra, la giro col piede. Infierisco col pollice a tastar quel culo.
Geme. Invoca.
Struscio il cazzo sull'uscio. Entro senza pulirmi i piedi sullo zerbino.
Me la fotto nel culo.
Me la fotto come se non ci fosse un domani. E per Dio, non c'è mai un domani a una scopata del genere.
Geme e ancheggia e impreca. Sputa e impreca e ancheggia. Pretende. Di più, più a fondo.
Urlo. Strizzo. Sbavo.
La fotto.
Chitarre e cavalli nella testa. Nello spirito. Soprattutto: nel mio fottuto corpo ansimante.
Sborra percuote le tubature del cazzo.
Sborra coprirà tutto questo. Anche noi, tra poco.
Le dico che l'amo.
Me ne vengo e così esco.
L'amo. Hai mai fatto una differenza questo ? L’ha mai fatta all’ora del risveglio ?
Rinizio a peregrinare nel fottuto deserto.
Ancheggia ancora, lei. Il culo a terra, nel deserto. Scopata e goduta, almeno per un pò.
Ad ognuno il suo.


Fine
JL

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