Teatrino casinista
“Nonostante nel corso dei miei anni il mio pensiero si sia
evoluto e sia cresciuto in tanti aspetti e riguardo a una moltitudine di temi,
non posso fare a meno di avvertire dentro di me una percentuale, ancora troppo
consistente, di assoluta certezza di come una buona fetta di tutto ciò che ho
analizzato, della verità , o quantomeno della realtà oggettiva, mi sfugga,
totalmente e senza appello. E allora non posso far’altro che sentirmi uno
sciocco e saccente ragazzino criticone che ha avuto la fortuna di nascere nella
parte lieve del mondo, che alcuni s’azzarderebbero addirittura a chiamare
bella. Al contempo non posso far’altro che constatarmi continuamente,
costantemente, in corsa lungo un cammino invisibile o almeno scritto sulla
sabbia e l’unica verità che ricavo da queste righe (e che intuivo peraltro
dagli arbori dei miei giorni) è la pressoché totale certezza che a me sia e
sarà sempre precluso un appagamento duraturo, una sorta di pace dell’anima e
dello spirito che è poi quello che tutti gli uomini cercano e per cui tutti i
giorni va in scena questo teatrino casinista.”
Fine
JL
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