Lo smemorato del bacio
Non importa se si viene mangiati, inghiottiti e sputati.
Non conta il dolore, è temporaneo e passeggero e vacuo ma
non privo d’insegnamenti.
Non contano le lacrime di una separazione anche se questa resiste
alla luce del sole e poi a quella della luna e di nuovo, da capo.
Non importa essere divenuti stranieri o non riconoscersi più.
Non esistono addii, cecità o mai più, non in questa terra.
Una volta ci siamo guardati, ci siamo presentati e abbiamo
sorriso di quanto fosse semplice.
Una volta ci siamo amati e uno è entrato nell'altro con un
bacio, poggiando le labbra su quelle del prossimo.
Una volta abbiamo avuto un cuore da offrire, da mettere a
disposizione di un nome soltanto.
Non conta il resto, non in questa terra, perché quel giorno
ci siamo amati.
Quel giorno abbiamo trasformato una volta in tante volte,
mai troppe.
Oggi è oggi e domani sarà domani ma il ricordo vive e spinge
il magma dell’anima attraverso le vene.
I grandi amori non durano mai e quelli come
noi non stanno mai insieme troppo a lungo.
Sì sono io: lo smemorato, lo sconosciuto, il peccatore,
l'innominato.
Sì, io, solo io, quello del bacio.
Fine
JL
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