Il condannato travestito da boia
C’è un fuoco davanti a me.
Brucia in silenzio. Manco scoppietta o strepita.
Attraversa i miei pensieri. Infilza le mie pupille. Urtica
la mia carne salata.
Le vedo tutte, le mie anime.
Pagine di una vita parallela che ho assaporato per un solo
istante. Che ho rinchiuso e soppresso.
Sputate via come il veleno d’un infido
serpente.
Esse mi guardano, dall'altro capo d’un fiume oscuro e mi
sorridono.
Mi stanno attendendo, consce.
Mi stanno attendendo, consce.
Boia e condannato. La mia punizione non conosce pause o
balsami.
Sono privato del verbo e neanche posso riavvolgere il nastro
del tempo.
Un altro secondo scorre, incolore ed incessante..
Il tamburo rimbomba le mie colpe. Il silenzio mi circonda e poi mi brucia.
Con la vita ho perso.
Questo è quanto.
Questo è quanto.
Fine
JL
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