Nel mentre c'è l'istante
Un vecchio furgone di gioie liberali sullo sfondo. Un paio
di calici bianchi fermi e parole in libertà, non alla casaccia ma associate
così, per idee, oltre tutto ciò che possa esserci o anche non esserci. Mi
piace, cioè, le piaccio. Mi sceglie, mi bacia. Forse mi ama. Un po'...chissà
poi perchè.
Mi piace, la frequento. Condizionali e “si vedrà” che
ballano in serie.
Passano i giorni, le settimane. I mesi.
Mi piace, la scelgo anch’io.
I baci divengono scioglievoli capolavori di una pittura
senza tempo. Il sesso diviene amore liquido che leviga e sana le vene e il
cuore e l'anima.
Con lei litigo. Mi odia. La odio. Nessuna via di mezzo.
L'amore dei santi carnali e l'odio alle volte leale, alle volte scorretto,
degli acerrimi nemici.
Lei, una gitana rincarnata con un viso rubato a quell'antica
Dea di Venere. Io, ubriacone spiantato con una penna segnata quasi quanto le
rughe del tempo che incidono il mio volto. Il fegato. O quel resto di poltiglia
d'anima e carne sanguinante sul bancone.
L'amore tra due così tende a durare per sempre non durando
mai troppo a lungo. Insieme per la vita ma a distanza di quel centimetro che fa
tutta la differenza. Eh lo so, non pensiate che non sappia. Ubriacone, mica
scemo. Ubriacone, mica perbenista. Ubriacone, mica credulone. Insomma, ci siam
capiti, ubriacone mica uomo. O essere umano.
E quindi senza epilogo si diceva. Però nel mentre c'è
l'istante. Ora.
Un'arena antica che sussurra nel vento di antiche gesta
sospinte nel limbo che è quaggiù dalla sinfonia classica dell'oggi, dell'io. E
tu, che mi chiudi gli occhi ghirigorando fantasie celesti sul mio volto
irrequieto, bipolare, perso in pensieri vicini solo a quelli del marinaio
disperso e ormai prossimo ad un’anonima fine. Tu che salvi la mia anima con la
semplicità delle piccole cose, donando nuova dimensione al sentimento
dell'amore. Tu grande, piccola, donna. Tu che mi hai scelto. Che mi guardi.
Anche quando i miei occhi sono chiusi o spersi.
A te, che non sai, ancora appoggiata alla mia schiena come
sei. Io dono quel poco di sangue che mi resta nelle vene. Gli spiccioli di
un'anima rotta e alle volte umiliata e ciò che rimane delle mie fattezze di
uomo adorante.
Fine
JL
JL
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