L'attesa di Machado
Stavo aspettando quella persona, forse mia madre, che apra la
porta mentre le lacrime sgorgano dai miei occhi.
Una musica, due parole, un soffio di una qualche sospirata
grazia.
Un pianto irrefrenabile. Forse liberatorio. Forse
consolatorio. Chissà...
La fine delle ostilità.
Il dolore è solo un filtro, un po’ più amaro, un po’ più
vero, ma con la stessa dipendenza dal resto.
Posso fare tutto, tutto, tranne che dire agli altri: "Eccomi, sono qui".
Promesse infrante e amici che hanno strappato l’amore dalla
vita.
Forse mia madre, forse mio padre.
Il tempo è corso e ora non restano che bruciature di
sigarette a lato di qualche filmino muto.
Il silenzio di un sorriso che fa capolino al di qua di
due spalle costruite ed erose dal tempo.
La finzione macchiata di realtà.
Stavo aspettano quella persona e in un certo senso è come se
la stessi ancora aspettando.
A nessuno importava, a nessuno, tranne che a me.
Fine
JL
JL
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