Se la colomba risorge a targhe alterne
Nonostante il consumismo, le parole da bar e le lamentele è
Pasqua.
Potete essere pronti o meno ma il mondo ha il vizio di
trascinarvi con lui
E quindi..
Che sia una Pasqua nella quale scoperete un po’ di meno ma
farete un po’ più l’amore, con una sconosciuta che vi mostrerà tutto un mondo,
magari.
Che sia una Pasqua di piccoli gesti significativi, di nessun
applauso e di pochissime parole.
La lingua dei gesti è l’unica che rimane per sempre
Più in generale, che sia una Pasqua di epifanie, come diceva
James Joyce, di rivelazioni. Capite e mostratevi, esplodete ed irradiate voi
stessi nel mondo.
Ma soprattutto, in una vita nella quale vi dicono e ordinano
di fare pace con tutti, fate con pace con voi stessi, un po’ almeno, vogliatevi
bene.
E, in conclusione, se non potete vincere osando,
assicuratevi di perdere con classe.
Perché fare pace con voi stessi e mantenere la classe quando
si perde, con la vita soprattutto, sono per certo le due cose più complesse
sulla faccia di questa terra.
Fine
JL
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